7 febbraio 2016 – Passione e talento, senza dubbio. Ma anche studio, conoscenza delle materie prime, delle tecniche e della storia della gastronomia, per imparare a padroneggiare sapientemente l’arte della cucina. Perché cuochi non ci si improvvisa, serve un serio percorso formativo. E’ questo il messaggio che ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e il suo Rettore Gualtiero Marchesi, vogliono trasmettere con efficacia attraverso Il Pranzo della Domenica, nuovo tv-show da oggi su Canale 5 ogni domenica alle 10.00, condotto da Elenoire Casalegno e ambientato nella splendida cornice della Reggia di Colorno, sede della Scuola. Alla presenza diretta del maestro e di tre docenti, un appassionato di cucina sosterrà l’esame di ammissione, e un diplomato realizzerà a “regola d’arte” lo stesso menu, composto da tre portate (primo, secondo e dessert) e attento alla presentazione e all’equilibrio dei piatti. Parametri di giudizio, infatti, la composizione del menù, la correttezza degli abbinamenti, le tecniche di lavorazione. Ingredienti imprescindibili dell’arte culinaria.
14 gennaio 2018 – Nelle strade di Palermo lui è ancora più vivo che mai. Perché ci sono voluti la sua integrità, la sua coerenza e il suo sacrificio, vissuti da quel libero sognatore che era, a svegliare finalmente le coscienze e a tirare fuori quel coraggio e quella dignità che lui possedeva in abbondanza anche in tanti altri suoi concittadini.
Perché Palermo è una città meravigliosa, ricca di storia e di arte, con un clima e un mare incantevoli e una cucina che le fa onore. Ma vessata a lungo da un silenzio che, proprio come diceva lui, avvelena l’anima. Un silenzio che oggi, a ventisei anni dal suo sacrificio, sta finalmente facendo rumore. Ben venga quindi il film tv Libero Grassi – A testa alta, in onda questa sera in prima tv su Canale 5, dove a vestire i panni del coraggioso imprenditore tessile ucciso per essersi sempre caparbiamente rifiutato di pagare il pizzo, è un convincente Giorgio Tirabassi, a fianco di Michela Cescon nei panni della moglie Pina Maisano. Un film girato non solo nei suoi luoghi, ma addirittura nella sua stessa casa, per rendere il tutto il più veritiero possibile e ricostruire l’ambiente autentico dell’epoca. Quello in cui Libero Grassi squarciò il silenzio assordante del capoluogo siciliano con il suo grido ostinato di ribellione, nonostante venisse lasciato solo dalla società civile dell’epoca. Qualcuno ci ha provato ad avvicinare la troupe di Mediaset sulla spiaggia di Mondello durante le riprese per infangare ancora la sua memoria insultandolo. Segno che ancora oggi, in quei luoghi, la sua figura divide gli animi. Ma le diverse associazioni e movimenti giovanili nati per portare avanti il suo grandissimo esempio, primo tra tutti Addiopizzo che conta migliaia di aderenti, raccontano che oggi chi rifiuta il ricatto non è più così solo. Che la città si sta sempre più sensibilizzando. Il magistrato Paolo Borsellino diceva che la paura è umana, ma deve anche essere accompagnata dal coraggio. Perciò questo film verrà presentato anche e soprattutto nelle scuole siciliane, tra i giovani che ancora non possono essere a conoscenza della sua storia. Per insegnare a essere liberi. E allora, finalmente, Palermo sarà ancora più bella. Il film è il primo della serie “Liberi Sognatori”, quattro film tv in onda ogni domenica in prima serata su Canale 5 per raccontare le storie vere di quattro figure emblematiche della cronaca italiana – Libero Grassi, Mario Francese, Emanuela Loi, Renata Fonte – che hanno coraggiosamente compiuto il proprio dovere pagando con la vita i loro ideali di verità e giustizia.
Non solo libro di cucina, ma vera e propria guida turistica di viaggio attraverso la Spagna, dove le gustosissime tapas rappresentano ormai una filosofia di vita, che richiede di ritrovarsi tra amici per gustare deliziosi piattini nei sempre più diffusi appuntamenti conviviali.
Pensato quindi per svelare tutti i segreti per crearne di autentiche, “Il libro delle tapas”, raccolta di ricette di Simone e Inés Ortega, ne propone oltre 250, aggiornate, facili e adeguate in ogni occasione: “patatas con chorizo” per accompagnare un drink, “ensalada de bacalao y garbanzos” per un pranzo leggero, “albondigas de bonito del norte y atun fresco” per qualcosa di più sostanzioso a cena. Raccoglie anche menu e ricette originali di alcuni tra i migliori chef spagnoli, oltre che di chef noti per la loro cucina influenzata dalla cultura iberica: dalle fritture andaluse ai frutti di mare galiziani, fino a quella madrilena che sintetizza tutte le specialità nazionali, dove la cena a base di tapas aggiunge colore a una bella serata. Da dove deriva il nome “tapa”? Un tempo nelle vecchie osterie spagnole si usava coprire la bottiglia di vino sul tavolo con una fetta di pane e prosciutto affinchè non entrassero le mosche; e poiché “tapa” in lingua spagnola significa coperchio, il termine si è via via assestato sul significato odierno. Il libro delle Tapas
di Simone e Inés Ortega
Editore: Phaidon Press
Edizione: italiana
Prezzo: 35.00 euro
Pagg. 432
Illustrazioni: 75 a colori In arrivo in primavera anche l’edizione italiana del best seller della cucina spagnola “1080 ricette” ad opera delle stesse autrici, 800 pagine per oltre 1000 ricette