Che graziosa cittadina è Cesena. E non soltanto nei suoi spazi ariosi tra strade, piazze ed edifici storici che scorrono tra i caratteristici portici a colori vivaci, dando un gran senso di respiro. È graziosa nell’anima, in quel suo essere così a misura d’uomo che si avverte nitidamente spostandosi agevolmente per la città. E assaporando una piacevolissima atmosfera di serena operosità, il concetto perfetto.
L’ho scoperta in occasione dell’ottava edizione dell’Italian Green Road Award. Vale a dire, l’Oscar italiano del Cicloturismo assegnato ogni anno alle ciclovie verdi delle regioni che promuovono la vacanza lenta e sostenibile su due ruote. Cesena se l’è aggiudicato lo scorso anno grazie al suo spettacolare Grand Tour Valle del Savio. E proprio per questo, il 3 giugno, Giornata mondiale della Bicicletta, ha ospitato di diritto la cerimonia di proclamazione dei nuovi vincitori.
Toscana, Sicilia e Veneto i nuovi vincitori
Quest’anno a salire sul gradino più alto del podio è la Toscana con la Ciclopedonale Puccini, tra Lucca e Torre del Lago Puccini. Vale a dire, esattamente nei luoghi del compositore, di cui il prossimo anno si celebrerà il centenario della morte. Ed è decisamente interessante il fatto che sia anche la prima ciclovia musicata, in quanto consente di accedere tramite QR code a un accompagnamento musicale con le sue sinfonie in punti selezionati.
Al secondo posto la Sicilia con la ciclovia Sicily Divide. Si snoda da Trapani a Catania su strade secondarie e rurali, ex ferrovie, percorsi sterrati lungo gli argini e centri abitati.
E al terzo il Veneto con la Ciclabile Treviso-Ostiglia, ciclovia green ricavata dal recupero di una ex ferrovia degli anni Trenta lungo una fascia boschiva tra campagna e ville venete.
Inoltre, l’Emilia Romagna si aggiudica il Premio Speciale Stampa e Comunicazione per la Ciclovia della Food Valley. Una menzione speciale di Legambiente va alla Regione Abruzzo per Il cammino d’Abruzzo. E per la prima volta si premia anche una mèta straniera, l’isola di Gran Canaria, destinazione bike friendly in ogni suo aspetto.
Cesena, una collana di perle storiche
E così, intanto, io mi sono anche goduta Cesena, passeggiando sul corso principale, che è l’antica via Emilia, sotto i portici del centro. Mi sono imbattuta in perle come la Cattedrale di San Giovanni Battista e il neoclassico Teatro Alessandro Bonci (il tenore che rivaleggiò a lungo con Enrico Caruso).
E soprattutto la suggestiva Biblioteca Malatestiana, vero e proprio gioiello cittadino rimasto incredibilmente inalterato fin dalla sua nascita 569 anni fa. E che conserva ancora gli antichissimi Codici dei monaci legati ai loro banchi con le catenelle in ferro battuto.
Fino a salire alla Rocca Malatestiana, con i fascinosi camminamenti delle gallerie interne scavate nelle mura pieni di insidie e segreti. E quelli sulla cinta muraria con uno sguardo a perdita d’occhio che abbraccia calorosamente tutto l’amabile territorio.