Parte dal web per approdare in tv il nuovo talent show culinario The Chef – Scelgo e creo in cucina, in onda dal 17 settembre su La5 ogni martedì in prima serata per i prossimi tre mesi, frutto di una collaborazione Mediaset-Mondadori.
Caratteristica del programma è quella di nascere e svilupparsi soprattutto in rete, grazie al sito web sempre attivo che lo seguirà con news e video, oltre all’interazione con i social network più popolari. La prima scelta dei concorrenti è avvenuta infatti attraverso la loro candidatura online con una video-ricetta originale e di qualità, da cui sono poi stati selezionati i quattordici partecipanti che, sotto la guida degli chef Davide Oldani e Filippo La Mantia, e dei coach Chiara Maci, food blogger, e Alessio Algherini, chef, si contenderanno il titolo di “The Chef” e l’opportunità di entrare nello staff del nuovo ristorante di Filippo La Mantia, in premio al vincitore unico nonostante la gara si svolga con un meccanismo che parte a squadre. Le prove? Rivisitazioni di ricette, spesa, sfide culinarie dagli antipasti ai dolci, comprensive di selezione dei vini più adatti da abbinare alle pietanze. Il nuovo spettacolo dei fornelli va a incominciare.
E anche quest’anno la saggezza del leggendario Barbanera si è espressa.
Il 2024 appena cominciato porterà entusiasmo all’Ariete e alla Bilancia, fascino al Leone e all’Acquario, buonsenso e lucidità allo Scorpione, e tanta fortuna ai Gemelli. Ma anche conquiste professionali e sentimentali a Cancro, Toro e Capricorno, occasioni propizie alla Vergine, e decisioni importanti ai Pesci. Oltre a nuovi insegnamenti al Sagittario, che scoprirà una maggiore trasparenza nel cuore e nei pensieri.
In attesa, il prossimo 19 novembre, del ritorno di Plutone in Acquario dopo ben 240 anni, evento intorno al quale ruota il cielo del 2024. Spingendo tutti all’impegno nella ricerca di nuovi e più equi assetti sociali.
Guardare il mondo con incanto e gentilezza
Filosofo, eremita, astronomo e astrologo, nonché osservatore curioso della natura, il saggio Barbanera da alle stampe nel 1762, nella sua Foligno, il suo primo Lunario. E ancora oggi, nello spettacolare borgo umbro di Spello, in un complesso rurale settecentesco dall’anima totalmente bio e ambientalista, prende vita l’omonimo Almanacco. Che nel 2015 si è aggiudicato il titolo di Memory of the world Unesco, quale simbolo universale di un genere letterario culturale e identitario di interi popoli e nazioni. Grazie a quel suo infaticabile elargire, anno dopo anno, pillole di saggezza e di ottimismo per un approccio al mondo armonioso e consapevole. Con relativi consigli utili per guardarlo con incanto, gentilezza e un pochino di fondamentale ironia.
L’Almanacco di Barbanera
È sulla ciclicità del tempo che si fondano interamente il suo pensiero e la sua filosofia, evidenziando costantemente e incessantemente la bellezza delle piccole cose. Spazio, dunque, alle buone pratiche per il proprio benessere psicofisico, conseguibile anche con lavori in casa, giardino, orto e balcone attraverso il recupero di antiche tecniche e metodi naturali. Alle ricette delle tradizioni regionali italiane che valorizzano ingredienti di stagione, accompagnate da curiosità storiche, scientifiche e culturali. E naturalmente a proverbi, ricorrenze, santi del giorno, curiosità astronomiche e previsioni astrologiche, e molto altro, tutto rigorosamente ispirato dalle fasi lunari e dal ciclo delle stagioni. Grazie anche alla presenza, in quel complesso rurale paradisiaco, dell’Orto giardino delle Stagioni, che custodisce ortaggi rari e in via d’estinzione, fiori, erbe officinali e frutti dimenticati. E della Fondazione Barbanera 1762, che gestisce una biblioteca di editoria popolare e una ricca collezione mondiale di lunari e almanacchi al mondo.
22 dicembre 2016 – Il pane di Matera, i prodotti delle malghe alpine, il bollito delle Langhe. Ma anche, per la prima volta, le tradizioni gastronomiche estere, come quelle di Grecia e Spagna. Riparte questa sera su Sky Uno HD, ogni giovedì alle 21.15, la sesta stagione di MasterChef Italia, l’ormai celebre gara culinaria e cooking show capitanata da Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco, in cui venti chef amatoriali mescolano ingredienti e storie personali a suon di prove sempre più complesse in luoghi spettacolari, per aggiudicarsi non solo il premio di 100.000 euro in gettoni d’oro e la pubblicazione di un libro di ricette originali edito da Baldini & Castoldi, ma anche, come è accaduto a molti delle edizioni passate, la possibilità di una collocazione professionale a volte addirittura con le quattro star. Mentre il vincitore dell’edizione americana ha già aperto a Singapore il primo ristorante col marchio MasterChef, chiamando a lavorare diversi concorrenti delle edizioni mondiali. E finalmente, dopo le tante lacrime delle passate stagioni, questa volta si riderà. Sì, perché grazie alla straordinaria sintonia e complicità che lega ormai i quattro giudici, alla loro intesa perfetta, ai concorrenti particolarmente smart di quest’anno nonostante la salda e immancabile ambizione culinaria, si preannuncia come un’edizione decisamente allegra. “Ormai ci basta uno sguardo per capirci al volo, e quelle che possono sembrare gag combinate sono invece pura spontaneità” assicura Barbieri. “Anche se nel nostro compito restiamo inflessibili –precisa Cracco- perché questo programma ha trasmesso una nuova percezione del cucinare, soprattutto in tv, e tutti vogliono farne parte. Poi però si scontrano con una realtà più dura del previsto. E’ giusto da parte nostra farglielo capire subito”. “Competenze tecniche a parte, non possono mancare talento e passione, occorre averle proprio dentro. E’ una vita che ti può dare tanto, ma non è facile come potrebbe sembrare” conferma Cannavacciuolo. “I concorrenti devono mettere nel piatto la loro personalità, anche perché sempre più spesso ci accorgiamo di come la cucina possa cambiare le loro vite –avverte Bastianich- Ed è interessante vedere come questo programma, nelle sue varie edizioni mondiali, si adatti alle diverse culture, a cominciare dai prodotti tipici che il luogo mette a disposizione.” Prodotti che anche quest’anno non andranno sprecati, come da sana abitudine del programma che ha donato ad associazioni benefiche ed enti caritatevoli di Milano 7380 kg di frutta e verdura, 1130 kg di carne e pollame, 600 kg di latticini. E quest’anno anche i concorrenti stessi potranno portarsi a casa la Doggy Bag con gli avanzi di quelli utilizzati per le loro ricette. Fuori dai confini televisivi, i quattro giudici sono impegnatissimi in nuove aperture in Italia e nel mondo di ristoranti e bistrot, “il nuovo modo di mangiare che consente non di mettere ma di togliere” spiegano. E intanto scherzano sul progetto di aprire un locale tutti insieme, dove ognuno avrebbe un compito preciso: “Accetto solo se a me fate fare le pizze” avverte Cannavacciuolo. E chissà che scherzando scherzando….