13 dicembre 2012 – In occasione dell’uscita odierna nelle sale italiane del film di Peter Jackson Lo Hobbit, un viaggio inaspettato, nuova trilogia cinematografica tratta dai libri di J.R.R. Tolkien e primo prequel della fortunata trilogia del Signore degli Anelli, Kuoni ha messo a punto un tour a tema Fly& Drive in Nuova Zelanda, nelle location dove il film è stato girato, per toccare con mano le tante meraviglie offerte dalla “Terra di Mezzo”.
A cominciare da Queenstown, nell’isola del Sud, dove sono state realizzate la maggior parte delle scene sulle montagne, per proseguire con le colline e le fattorie di Matamata, nell’isola del Nord, dove è stata allestita la patria degli hobbit con le sue casette ricavate da buchi nella collina e il paesaggio verde e rigoglioso; dai vulcani del Tongariro National Park utilizzati per raffigurare le tenebre di Mordor, alla foresta Otaki Totara scelta per ambientare i dintorni di Hobbiton; da Harcourt Park, regno di Saruman e del suo esercito di orchi, al Kaitoke Regional Park, che compare nel regno degli Elfi e dove si forma la Compagnia dell’anello.
E naturalmente Wellington, sede degli studi cinematografici e del Weta Cave Museum, che racconta come hanno preso vita i protagonisti della saga, mostra backstage dei film e svela gli effetti speciali anche di altre pellicole di successo, da King Kong ad Avatar. TOUR ‘FLY&DRIVE’ KUONI: Nuova Zelanda, il paese degli Hobbit Partenze:da dicembre 2012 a luglio 2013 – 21 giorni/17 notti Itinerario:Auckland – Matamata – Rotorua – Tongariro – Kapiti Coast – Wellington – Motueka – Punakaiki – Glacier Region/Fox Glacier – Queenstown – Te – Queenstown Quote: a partire da € 3.640 per persona, in camera doppia
Accade ogni anno allo scoccare della primavera. Gli animi si riaccendono di energia e di entusiasmo, ed è come se il mondo riprendesse a respirare a pieni polmoni. Tanto più se il profumo è quello delicato dei fiori e dei frutti, il colore è il verde smeraldo dei giardini, l’aroma quello intenso e penetrante delle piante.
E allora non poteva che essere proprio il Risveglio dei Sensi il tema del 1° Festival dei Giardini della Costa Azzurra, che dal 1° aprile al 1° maggio si snoda attraverso l’intera riviera mettendo ancor più in risalto quelli permanenti e altamente scenografici, ma anche proponendone di nuovi e decisamente singolari.
Sono dieci infatti, due per ogni città, i giardini effimeri creati per l’occasione da fantasiosi esperti del settore che per tutto il mese faranno bella mostra di sé nelle principali località: a Mentoneal Giardino Biovès, a Nizza al Giardino Albert 1er sulla Promenade du Paillon, ad Antibes nella Pineta Gould di Juan-les-Pins, a Cannes al Giardino di Villa Rothschild, a Grasse all’Esplanade Honoré Cresp. Sorprendenti installazioni verdi fatte di piante commestibili o agroecologiche, di utilizzo cosmetico e gastronomico, dove giardini mediterranei esplodono in centro tavola mentre in eteree bolle sensoriali crescono pistacchi africani, agavi messicane e rosmarino australiano, tra canti di cicale e agrumi aromatici. Ognuno con un suo preciso significato, ognuno con un suo personalissimo modo di raccontare il grandioso risveglio dei sensi.
Ma se i giardini effimeri resteranno in esposizione soltanto durante il mese di aprile, sono tantissimi quelli permanenti che fanno della dolce Costa Azzurra un enorme e profumato giardino che non sfiorisce mai. Alcuni dei quali di una bellezza che lascia davvero senza fiato. Ad Eze, ad esempio, una delle sei località di Cœur Riviera, la cosiddetta «Costa Azzurra segreta» perché meno conosciuta ma altrettanto incantevole racchiusa fra Nizza e Monaco (le altre sono Villefranche sur Mer, Saint Jean Cap Ferrat, Beaulieu sur Mer, Cap d’Ail e La Turbie), il romantico e minuscolo villaggio medievale si arrampica tra vicoli sinuosi e angoli fascinosi senza tempo fino al pittoresco Giardino Esotico, popolato da piante da tutto il mondo tra cui, in modo particolare, cactus, aloe e agavi. Un polmone verde che abbraccia le rovine dell’antica fortezza ancora abitata da misteriose donne di pietra che parlano con l’anima, affacciandosi su un panorama spettacolare che racchiude in uno sguardo l’intera Costa Azzurra…Mentre a Saint Jean Cap Ferrat, gli scenografici giardini di Villa Ephrussi de Rothschild, la sontuosa dimora rosa della baronessa Beatrice in stile italiano rinascimentale, sono divisi in nove tematici che culminano nelle maestose fontane danzanti di quello denominato “giardino dell’amore”, in una sorta di gigantesco affresco colorato dove il profumo dei fiori si mescola a quello irresistibile della serenità.
Tra un giardino e l’altro ogni weekend propone un tema diverso, che si snocciola tra eventi e animazioni, visite libere e guidate, mostre e conferenze, in questo profumato inizio di primavera davvero promettente.
Come arrivare. In treno con il collegamento diretto Italia-Francia di Thello senza cambi al confine, che prosegue fino a Marsiglia; la tariffa massima in seconda classe Milano – Nizza è di 45€ a persona. Dove mangiare. – Al ristorante tipico Lu Fran Calin di Nizza, nel cuore della città vecchia, dove gustare tanti piatti tradizionali anche da condividere, vista la generosità delle porzioni. – La domenica da non perdere il ricchissimo brunch dell’Hotel Juana di Antibes-Juan Le Pen, con prodotti di gran qualità e una selezione di dolci francesi e non davvero sorprendente. Dove dormire. – All’elegante Hotel Barrière Le Majestic di Cannes, affacciato sulla Croisette in posizione centralissima, per un soggiorno da vip; imperdibili i cocktail e lo champagne aromatizzati dalle erbe rare e particolari del piccolo e insolito orto interno. – All’Hotel Villa Victoria di Nizza, a pochi passi dalla Promenade des Anglais e dalla centrale piazza Massena per dirigersi facilmente verso il lungomare o addentrarsi nel cuore della città, con un delizioso e originale giardino tutto da godere. – All’accogliente e raffinato Hotel Eze Hermitage di Eze, piccolo albergo di charme tra mare e montagna con ottimo ristorante gourmet da sperimentare.
Oltre centotrenta mercatini sparsi tra le città importanti e i borghi caratteristici, in un tripudio di bancarelle luccicanti e aromi tipici: come ogni anno la Svizzera si appresta ad accogliere il Natale accendendosi di festa e di luci, tra candele e vin brulè, addobbi e waffel, angioletti e bratwurst. Un’atmosfera magica che si spande da quello di Coira, la più antica città elvetica raggiungibile a bordo del trenino rosso, a quello di Bremgarten, il più grande di tutti con le sue trecentoventi bancarelle sulle sponde del fiume Reuss, passando per quello di Stein am Rhein dove ogni anno per tradizione gli allestimenti delle vetrine si ispirano a una fiaba (quest’anno Sette in un colpo dei fratelli Grimm, sulle prodezze di un piccolo sarto), fino ad arrivare a Rochers-de-Naye, la montagna di Montreux dove, a oltre duemila metri di altitudine, Babbo Natale accoglie tutti nella sua casetta nella grotta. Mentre a Losanna, al contrario, alla mezzanotte del 12 dicembre saranno i Babbi Natale a scendere in strada per partecipare in massa alla 10° Christmas Midnight Run in centro città, attraverso i tre mercatini tematici che caratterizzano il suo tradizionale Bô Noël e le spettacolari installazioni artistiche del Festival Lausanne Lumières; una bella occasione per iniziare a respirare l’irresistibile atmosfera natalizia, tanto più che a chiunque soggiornerà in hotel verrà consegnata la Lausanne Transport Card, con cui utilizzare gratuitamente e illimitatamente tutti i trasporti pubblici della città e degli immediati dintorni. Del resto, anche raggiungere gli altri mercatini sarà estremamente conveniente, grazie all’apposita promozione di Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere che, acquistando i biglietti entro fine novembre, consente di risparmiare fino al 75% viaggiando da Milano a Basilea, Berna, Losanna, Lucerna, Montreux e Zurigo. E se i mercatini accendono la voglia di esplorare un po’ più a fondo il Paese, sono sempre i treni, stavolta quelli locali panoramici, a proporre il Grand Train Tour of Switzerland, otto itinerari combinati che tra laghi, cascate e villaggi innevati, ne percorrono tutti gli angoli più belli, con un unico, comodo biglietto. Ma si può anche prendere il Treno del Formaggio nella Regione del Lago di Ginevra, che durante il tragitto da Montreux a Chateau d’Oex consente di assistere alla produzione artigianale e mangiare fonduta bio; fare una crociera in battello sui laghi di Thun e dei Quattro Cantoni a base di fonduta, raclette e torta; esplorare Berna in rickshaw con il tour guidato Fondukscha, mangiando ancora una volta fonduta e bevendo vino bianco. Chi ha uno spirito meno terreno e più romantico, invece, apprezzerà le discese sciistiche al chiaro di luna sulla pista di Glüna Plaina nel comprensorio del Diavolezza-St. Moritz, o le stanze a lume di candela o di lampade a olio del Rifugio Sulzfluh, raggiungibile solo con un’ora di cammino dal villaggio Walser di St. Antönien, nei Grigioni; e nel caso fosse in cerca dell’anima gemella, potrà partecipare all’insolito speed dating sullo skilift nel piccolo comprensorio di Rothenthurm, nella Regione di Lucerna, che ogni secondo sabato del mese invita i single dai 25 ai 42 anni a salire insieme sullo skilift ad ancora di Neusell, per un tragitto di sette minuti che potrebbero rivelarsi preziosi.
E se gli amanti del brivido sfideranno se stessi sulle numerose “piste hot”, come Le Pas de Chavanette nel comprensorio di Portes du Soleil, una delle più difficili al mondo nota anche come muro svizzero, o come la Pista Inferno in quello di Mürren-Schilthorn, dove dal 1928 si disputa ogni anno a fine gennaio l’Inferno ski race su un tragitto di 15 km e 2000 metri di dislivello, gli spiriti tranquilli preferiranno la discesa di yoga sulla Pista Paradiso di St. Moritz, con quattro postazioni lungo il tracciato dove eseguire gli esercizi da soli o con una guida, o quella nostalgica a Wengen in abiti d’altri tempi, come pantaloni alla zuava, gonnelloni, panciotti e giacche di lana cotta, per riscoprire piacere, stile e ritmo dello sci del passato. Per tutti, sarà sorprendente percorrere a piedi il First Cliff Walk, nuovo sentiero circolare panoramico nella Regione della Jungfrau attorno alla vetta del First, costituito da un ponte che costeggia la parete rocciosa, da un ponte sospeso e da una passerella con spettacolare belvedere in direzione dell’Eiger; cimentarsi a Crans-Montana sul nuovo campo da curling e pista da pattinaggio all’aperto di circa 2600 mq, sulla pista di slittino più lunga della Svizzera con i suoi dieci chilometri che vanno dalla stazione a monte di Savoleyres fino a La Tzoumaz, o nei dieci park per freestyle del Vallese tra gap, rail, kicker, quarter e half pipe, slide o linee slopestyle. Per poi magari rilassarsi meritatamente nelle immancabili piscine termali di Leukerbad, completamente rinnovate e aperte 365 giorni l’anno. Le offerte da non perdere: Dopo aver celebrato durante la scorsa stagione gli WHAM! e il videoclip di “Last Christmas” girato a Saas Fee nel 1984, l’ente del turismo propone un pacchetto hotel e skipass al prezzo nientemeno che di 30 anni fa! Valido dal 4 al 18 dicembre, prevede da 2 a 5 pernottamenti con skipass per tutta la durata del soggiorno a partire da 225 CHF a persona. Info su www.saas-fee.ch/en/preise-wie-vor-30-jahren Durante il Ponte dell’Immacolata, dal 7 all’11 dicembre, nella regione di Andermatt basterà recarsi alla cassa e mostrare la carta d’identità o il passaporto che comprovino la nazionalità italiana, per ricevere lo skipass da 1 o 2 giorni con il 50% di sconto. Una volta lì, si potrà approfittare delle tante piste da sci e da slitta, trails per ciaspole, snowbike, scialpinismo, pista di ghiaccio. Info su www.andermatt.ch