La Beer Revolution del birrificio Baladin

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Crescita del fatturato, creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile attraverso la costruzione di un pozzo, avvio del primo birrificio condiviso d’Italia Open Hub. Sono questi i tre obiettivi di Beer Revolution, la campagna di equity crowdfunding al via da oggi su Mamacrowd indetta da Baladin. E che rientra nell’ambizioso piano di sviluppo per i prossimi cinque anni di questa realtà d’eccellenza nella produzione di birra artigianale in Italia.

Una storia partita nel 1986 dal piccolissimo comune piemontese di Piozzo, nel cuneese, per mano del suo fondatore Teo Musso. Che apre un piccolo pub omonimo, Le Baladin, per dare sfogo alla sua passione per la birra e proporne tipologie da tutto il mondo. Pur essendo il primo a dare origine a un prodotto 100% italiano, con una filiera agricola integrata e completa dell’intero ciclo produttivo. Che lo conduce a risultati, nel tempo, sempre più riusciti, efficaci e vincenti.

birrificio

I tre obiettivi del birrificio

Adesso, dunque, è di nuovo tempo di revolution. Perché a partire da oggi, Baladin punta a raggiungere cinquanta milioni di euro di ricavi da qui al 2028. A creare un ciclo dell’acqua circolare per rendersi autonomo nel suo reperimento e utilizzo grazie alla costruzione di un pozzo. E ad avviare un birrificio condiviso a Bernareggio, nell’hinterland milanese, con cinque “colleghi” artigianali italiani che creeranno sei birre in fusto. Un traguardo sicuramente ambizioso, ma che ha tutti i presupposti per rivelarsi l’ennesima mossa vincente.

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