15 novembre 2019 – Al via oggi con MSC Seaside i primi sbarchi dei croceristi sulle spiagge bianche della Ocean Cay MSC Marine Reservealle Bahamas, l’isola privata della compagnia di crociera che ha trasformato un ex sito industriale per l’estrazione della sabbia in un luogo incantevole esclusivamente riservato ai suoi ospiti . Ma cosa fare una volta raggiunta? Tanto per cominciare, ci si può stendere al sole in total relax, magari sotto una capanna su una delle otto incantevoli spiagge, o concedersi un rigenerante trattamento spa. Ma anche, al contrario, lanciarsi in una serie di movimentate attività per mare o per terra. Gli amanti dell’oceano, infatti, avranno modo di ammirare le bellezze che si nascondono sott’acqua con lo snorkeling, ma anche di navigarlo in mille modi: in barca, kayak e catamarano, su un lussuoso yacht-pedalò con assistenza elettrica – il Ceclo – in sughero di champagne, legno e alluminio, in paddle boarding anche di sera sotto le stelle con una speciale tavola attrezzata, e perfino con un’esperienza di pesca d’altura, durante la quale pescare, identificare i pesci e poi rilasciarli nelle acque di Gray Fish, dove sorge un centro di ricerca e di etichettatura del pesce che darà ogni informazione e soddisferà tutte le curiosità. Chi invece preferisce esplorare l’isola potrà farlo con un tour a bordo di un tram elettrico, per poi, appena dopo il tramonto, godersi la tradizionale parata di Bahamian Junkanoo, uno show spettacolare creato con le luci del faro; i più romantici potranno raggiungere in barca l’Honeymoon Harbour dove interagire con una grande varietà di specie di razze, o concedersi un intimo picnic a due sulla spiaggia al tramonto. E quando infine occorrerà tornare a bordo sarà molto, molto difficile…
Una terra integra e autentica, marcata dalla linea dell’equatore e dove la natura si esprime in spettacolare libertà tra acque trasparenti e spiagge candide, picchi montuosi e foreste rigogliose. Chi ha mai sentito parlare di São Tomé e Príncipe, minuscolo arcipelago di una ventina di isole nell’Oceano Atlantico che prende il nome dalle due maggiori, al largo dell’Africa centro-occidentale nel golfo di Guinea? Pochi, vero? Eh sì, perché questa piccola repubblica indipendente, ex colonia portoghese da loro scoperta nel 1471 e che ancora conserva le antiche Roças – tipiche fattorie coloniali di cui alcune ancora attive, altre trasformate in resort di charme, altre in stato di abbandono – è rimasta fino ad ora del tutto al di fuori delle rotte turistiche, conservandosi come un piccolo Eden intatto e nascosto. Una terra vulcanica dal microclima marittimo-equatoriale, che alterna la stagione delle piogge –marzo, maggio, ottobre e novembre – con clima caldo umido e scrosci improvvisi e abbondanti di breve durata, alla stagione secca chiamata Gravana, da giugno a settembre, con cielo nuvoloso, brezza costante e temperature moderate, oltre alla Piccola Gravana, a gennaio e febbraio, con sole e cielo terso e temperature tra i 25 e i 30° di giorno ma notti fredde. Una terra che vive delle sue pregiate produzioni agricole locali come cacao, caffè, spezie, arachidi e frutti tropicali, del suo mare pescoso, delle sue piante di banana, palma da cocco e da olio, e del tradizionalissimo albero del pane. Ma che ora la sua accogliente e pacifica popolazione, che conta poco più di 165.000 abitanti, ha deciso di iniziare ad aprire timidamente al turismo. Certo non quello dei grandi numeri, sia ben chiaro, ma quello attento e discreto dell’ecoturismo e della sostenibilità, amante degli spazi naturali incontaminati, delle escursioni naturalistiche nella foresta primaria tra rarità di fauna e flora, del whale watching e del turtle watching, delle piccole strutture di charme e eco-luxe.
E proprio per dare prospettive di progresso migliorando le condizioni di vita, alcune Ong-Onlus stanno mettendo in atto progetti di aiuto e sostegno, come quello dell’italiana Alisei Fluta Non-La Nostra Frutta, gestita insieme alla Diocesi di São Tomé e Príncipe, per la lavorazione di farine e frutta disidratata ricavate da prodotti locali come l’albero del pane, oltre a banana, manioca, papaia e ananas, matabala, jaca e cajamanga: produzioni alternative a quelle classiche da destinare al mercato estero salutista, veg e vegetariano, oltre naturalmente a quello interno con particolare attenzione ai bisogni nutrizionali dei bambini.
L’arcipelago si raggiunge settimanalmente dall’Italia con Tap Portugal, via Lisbona con scalo tecnico a Accra (Ghana) per un totale di 11,30 ore di volo; le isole sono collegate tra loro giornalmente, domenica esclusa, con STP Airways, in 35 minuti di volo, e con il Portogallo una volta a settimana; con Air Italy via Accra richiedendo due volte il check-in.
[box] IL MIGLIOR CACAO DEL MONDO Sapevate che a São Tomé e Príncipe si produce il miglior cacao del mondo? La sua coltivazione viene introdotta a fine Ottocento, nascono le grandi tenute, le cosiddette Roças, e l’arcipelago diventa rapidamente uno dei principali esportatori mondiali grazie all’altissima qualità del prodotto locale, su cui è tuttora incentrata l’attività agricola di queste isole. Oggi è coltivato da diverse cooperative, molte con sistemi completamente biologici, che si occupano dell’essicazione e poi della spedizione dei semi, pronti per le successive lavorazioni; c’è un solo coltivatore, italiano, che produce direttamente il cioccolato in loco con tecniche del tutto artigianali. [/box]
In Svizzera, città, montagne, laghi e valli possono essere esplorati con un sistema capillare di treni Intercity, InterRegio e regionali, romantiche ferrovie di montagna, maestosi battelli e autopostali gialle. Tutto questo grazie a Swiss Travel System, concentrazione delle più svariate imprese di trasporto pubblico e linea di offerte che apre le porte di una rete completa di mezzi. I biglietti Swiss Travel System consentono di viaggiare su circa 20.000 km di ferrovia, autobus, ferrovie di montagna e battelli, e possono essere confezionati individualmente in base ai desideri dei visitatori, magari includendo anche facilities come ingressi gratuiti ai musei, pernottamenti in albergo e possibilità di spostarsi liberamente con diversi mezzi. www.swisstravelsystem.ch