Sina Chefs’ Cup Contest, il gran finale

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Antipasto di cardoncello maturato, uva acida e salamoia con anice e finocchio e sale di Cervia. Contro ravioli di capocollo alla brace, crema di porri, pop corn di maiale e porro fritto.
E’ questa l’appetitosa sfida che mi sono gustata, nel vero senso della parola, ieri sera al ristorante Il Vizio dell’Hotel Sina De La Ville di Milano. Andava in scena il gran finale dell’ottava edizione del Sina Chefs’ Cup Contest, settima e ultima tappa dell’omonimo tour gastronomico ispirato ai viaggi che ha visto protagonisti alcuni tra i migliori chef stellati italiani. E che ha avuto luogo nei ristoranti della prestigiosa catena alberghiera in diverse città dello stivale.

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Sapori orientali al Sina Chefs’ Cup Contest

A sfidarsi a colpi di fornelli gli chef Riccardo Agostini del Ristorante Il Piastrino di Pennabilli (RN)) e il suo ex allievo Senio Venturi del Ristorante L’Asinello di Castelnuovo Berardenga (SI), autori rispettivamente dei due fantasiosi piatti. Che, secondo il regolamento del contest, dopo aver precedentemente gareggiato in coppia guadagnandosi il gran finale, si sono ritrovati all’ultima tappa l’uno contro l’altro. A contendersi lo scettro con due ricette ispirate loro proprio da un viaggio in Corea intrapreso insieme in passato, rievocandone sapori, colori ed emozioni. Con il plus di un risotto fuori programma al profumo di miele d’edera, formaggio, spezie e canditi di melone e panpepato. Mentre a coronamento del menù è sceso in campo anche il resident chef giapponese Taro Shimosakahef con un salmone scozzese con salsa cachi e mizuna e tsukemono di cavolo viola, e dessert di matcha e frutti di bosco.

Accostamenti insoliti e tanto mestiere

Ha vinto l’antipasto di chef Agostini, ma poco importa. Anche considerato che il distanziamento tra i due era veramente minimo. Quel che conta è che entrambi i piatti, pur nella loro estrema diversità, avevano quel plus basato su accostamenti tanto insoliti quanto azzeccatissimi. Su una creatività data dal gusto fino e dal mestiere. E su una passione che è stata per entrambi il condimento perfetto. Perfetto come una serata riuscitissima dal sapore irresistibile.

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