Pistoia a tutta cultura dal 22 al 24 maggio con la sesta edizione del festival di antropologia Pistoia – Dialoghi sull’uomo, durante il quale filosofi, antropologi e scrittori italiani e stranieri si riuniscono in un serrato programma di incontri e spettacoli, letture e proiezioni, per dibattere sul tema di quest’anno “Le case dell’uomo. Abitare il mondo”. E per l’occasione, la kermesse mette in campo anche tre itinerari cultural-turistici nel cuore della città guidati da archeologi e storici dell’arte, tra luoghi celebri e meno conosciuti, pubblici e privati, come Palazzo Cancellieri e Palazzo Panciatichi, in un dedalo di vie ricche di chiese, chiostri, dimore e monumenti storici.
Meritano una visita anche le mostre “Abitanti. Nelle fotografie dell’agenzia Magnum scelte da Ferdinando Scianna” che racconta le “nostre” case e il “nostro” modo di vivere, e “Burri e Pistoia. La collezione Gori e le fotografie di Amendola”, omaggio al grande artista a cent’anni dalla sua nascita. Mentre per i bambini, la destinazione ideale è l’Ospedale delle Bambole, nato sulla scia di quello napoletano del 1899 quando un abile restauratore del Teatro San Carlo si inventò la professione di medico della memoria, perché ogni giocattolo è unico, insostituibile e legato a ricordi e affetti importanti.
E anche quest’anno la saggezza del leggendario Barbanera si è espressa.
Il 2025 appena cominciato porterà iniziativa e audacia a Ariete e Vergine, e impegno e costanza a Sagittario, Capricorno e Leone. Lucidità decisionale a Scorpione, Pesci e Gemelli, e intuito risolutivo al Cancro. Darà via libera al potere dell’immaginazione dell’Acquario, e alla soddisfazione di aspettative e traguardi a Toro e Bilancia, purché capaci di cogliere le occasioni propizie. E a tutti, comunque, passi avanti, rinnovamenti e piccole felicità, perché ogni cosa appare più che mai in divenire e in evoluzione. In nome delle parole chiave di questo nuovo anno: decidere, agire, concretizzare. Con lo sguardo fisso in avanti e la velocità personale di ciascuno. Senza dimenticare di prendersi la dovuta cura di se stessi dando spazio e tempo all’attività preferita, qualunque sia, fondamentale per attivare ed energizzare la mente e lo spirito.
Guardare il mondo con incanto e gentilezza
Filosofo, eremita, astronomo e astrologo, nonché osservatore curioso della natura, il saggio Barbanera da alle stampe nel 1762, nella sua Foligno, il suo primo Lunario. E ancora oggi, nello spettacolare borgo umbro di Spello, in un complesso rurale settecentesco dall’anima totalmente bio e ambientalista, prende vita l’omonimo Almanacco. Che nel 2015 si è aggiudicato il titolo di Memory of the world Unesco, quale simbolo universale di un genere letterario culturale e identitario di interi popoli e nazioni. Grazie a quel suo infaticabile elargire, anno dopo anno, pillole di saggezza e di ottimismo per un approccio al mondo armonioso e consapevole. Con relativi consigli utili per guardarlo con incanto, gentilezza e un pochino di fondamentale ironia.
L’Almanacco di Barbanera
È sulla ciclicità del tempo che si fondano interamente il suo pensiero e la sua filosofia, evidenziando costantemente e incessantemente la bellezza delle piccole cose. Spazio, dunque, alle buone pratiche per il proprio benessere psicofisico, conseguibile anche con lavori in casa, giardino, orto e balcone attraverso il recupero di antiche tecniche e metodi naturali. Alle ricette delle tradizioni regionali italiane che valorizzano ingredienti di stagione, accompagnate da curiosità storiche, scientifiche e culturali. E naturalmente a proverbi, ricorrenze, santi del giorno, curiosità astronomiche e previsioni astrologiche, e molto altro, tutto rigorosamente ispirato dalle fasi lunari e dal ciclo delle stagioni. Grazie anche alla presenza, in quel complesso rurale paradisiaco, dell’Orto giardino delle Stagioni, che custodisce ortaggi rari e in via d’estinzione, fiori, erbe officinali e frutti dimenticati. E della Fondazione Barbanera 1762, che gestisce una biblioteca di editoria popolare e una ricca collezione mondiale di lunari e almanacchi al mondo.
11 settembre 2013 – Si inaugura oggi a Rotterdam Ababa, nuova e singolare galleria d’arte nella rinomata Witte de Withstraat, che espone fianco a fianco opere di artisti affermati con altre di talenti emergenti.
Nata per diffondere l’arte tra le persone comuni, la galleria si colloca infatti alla portata di tutti, proponendo pezzi con costi variabili dai 50 ai 50.000 euro, disposti in maniera anticonvenzionale in un contesto assolutamente informale. Dove anche gli artisti possono raccontarsi e farsi conoscere in maniera più semplice e diretta dal grande pubblico, abbattendo le barriere che spesso l’arte innalza chiudendosi in un mondo che sembra per pochi.