Dalla colazione al dopo cena Food
by Grazia Garlando

Cocktail e food, il sapore speziato della passione

28 Giugno 2023
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Con un gin tonic speziato.
È così che è iniziata la mia cena al Ristorante e Cocktail Bar Movida, a bordo Navigli. Avvolgendomi da subito in quella che è la caratteristica principe di questo locale interessante che vanta ben venticinque anni di storia. Dove i riflessi dei canali meneghini rimbalzano anche all’interno, giocando magicamente con luci e colori con un effetto di continuità tra esterno e interno. E nel blu ottanio delle pareti, l’alternanza di vintage e design regala all’istante un bell’effetto di calda accoglienza.
La caratteristica, dicevo, è infatti quella di far camminare fianco a fianco cucina e mixology, entrambe, ovviamente, ad alto livello. Per offrire esperienze di qualità che iniziano con l’aperitivo e si concludono con l’after dinner (ma ovviamente è possibile anche scegliere soltanto quello che si preferisce).

Un gin tonic speziato come l’anima del locale

Il mio sfizioso gin tonic speziato è sceso subito in tavola a dare il benvenuto a un Millefoglie di baccalà mantecato alle fave Tonka con chips di polenta soffiata. E ha continuato ad accompagnarmi, unitamente però ad altre proposte d’eccezione minuziosamente abbinate, nelle successive portate che sposano la cucina tradizionale italiana a prodotti e sapori del resto del mondo. Come ad esempio, i ravioli all’aragosta con vellutata ai limoni di Sicilia e crudo di gambero rosso di Mazara, gli spaghetti alla chitarra con cappesante e peperoncino, o la ricciola al passito di Pantelleria caramellata alla Teriyaki con Pak-Choi in agrodolce.


Sì, perché la lista cocktail del locale – così come quella del menù – è lunga, tra grandi classici e signature. Con un occhio particolare al Gin, proposto in oltre novanta etichette e toniche diverse per creare prodotti minuziosamente personalizzati in base ai gusti dei clienti. E una lista interamente dedicata agli amari per concludere in piacevolezza. Scegliendo tra una ventina di prodotti selezionati dalla Valle d’Aosta alla Sicilia aromatici e profumati, intensi o delicati. Intrigantemente speziati come la personalità del locale, nel suo grande gioco di fantasia, passione e maestrìa.

Movida Ristorante & Cocktail Bar
Via Ascanio Sforza 41, 20136 Milano
Aperto da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 02.00, sabato solo la sera, domenica dalle 12.00 alle 00.30

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Una vittoria strameritata, non solo per il riconoscimento del valore degli artigiani del piatto più simbolico d’Italia, ma anche per la tradizione artigianale del cibo in toto, che adesso, nel 2018 anno della cucina italiana, non può che essere messa a frutto. E infatti questa festa è stata anche il primo di una serie di eventi golosi che Casa Rossopomodoro organizzerà per l’intero anno in tutta la penisola con grandi Maestri di cucina ed Executive Chef. Il prossimo step sarà un tour dedicato alle zeppole di San Giuseppe, uno dei dolci tipici della tradizione pasticcera napoletana, preparate secondo la ricetta originale scritta intorno all’anno 1837.

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Un pranzo completo di cucina cantonese contemporanea. Interamente accompagnato da una selezione di tè perfettamente abbinati a ogni piatto. Perché se a volte le chiamano food experience, un motivo ci sarà pure. E quella che mi sono goduta da MU dimsum è stata sicuramente una di quelle.

Il locale è accogliente e raffinato, nei suoi ampi spazi caratterizzati dal calore del legno che in cinese si dice, appunto, mu. Ma pur sapendo di trovarmi in un ristorante di cucina cantonese contemporanea, non mi era chiaro in cosa consistesse esattamente questa sapiente incarnazione di cucina cantonese tradizionale con divagazioni contemporanee. Applicata, tra l’altro, a una varietà di piatti a base di carne, pesce e vegetariani.
Ho scelto il menù degustazione, ricco e decisamente completo. E tutto si è svelato.

cucina cantonese

Piatti tradizionali vestiti di nuovo, la cucina cantonese tra passato e presente

L’idea è infatti quella di proporre piatti tradizionali, compresa quindi anche un’ampia selezione di dim sum, realizzati con materie prime, tecniche moderne e nuovi sapori. Per chi non lo sapesse, il dim sum consiste infatti in una grande varietà di piattini risalenti all’epoca dell’antica Via della Seta, quando i viaggiatori si ristoravano con il rito dello yum cha – letteralmente bere il tè – accompagnato da spuntini, detti appunto dim sum. Per fare qualche esempio, i sofficissimi Bao (che io trovo irresistibili) con farciture diverse, e i cannelloni di riso. Gli Har Gau, tipici ravioli al vapore ripieni di gamberi. Lo Shao Mai con pasta all’uovo al vapore ripieno di pollo, funghi e gamberi. Lo Xiao long bao con carne di maiale biologico e brodo.

cucina cantonese

cucina cantonese
C’erano anche quelli nel mio menù degustazione. Oltre a Involtini Primavera con gamberi rosa, spaghetti di soia e sgombro. Tagliatelle di riso con manzo e germogli di soia. Char Siu Bao, il mio amatissimo panino grigliato con ripieno di maiale bio caramellato. La Pecking Duck, anatra alla pechinese con crespelle sottili, salsa e verdure croccanti. E infine il Mochi di riso al mango con scaglie di cocco.

Cucina cantonese al sapore di tè

Potevo scegliere di abbinare tutto a una selezione di vini. Ma come dicevo, per provare l’esperienza completa ho puntato su quella di tè, in quattro tipologie calde e fredde, dai sentori floreali, fruttati e vegetali. Serviti in tavola secondo l’antico rito dello yum cha fatto di gestualità e tempi di attesa per il puro piacere degustativo. C’è comunque a disposizione un intero menù dedicato, tra neri, verdi e bianchi, intensi e delicati, affumicati e profumati.

Il tutto, sempre secondo i tempi tradizionali, è durato la bellezza di tre ore. Ma alla fine sono uscita dal locale con un pezzettino di cultura in più. E non soltanto gastronomica.

MU DIMSUM
Via Aminto Caretto 3 (ang. via Fabio Filzi), 20124 Milano
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 15.00, sabato e domenica fino alle 16.00