Un sondaggio del National Geographic Traveler le ha elette le migliori tra le 111 isole del mondo: diciotto perle nelle acque cobalto del Nord Atlantico che quasi non si notano sulla cartina poiché l’intera area è inferiore a quella di Londra, e dove 50.000 abitanti ospitali e calorosi vivono in perfetta armonia con la natura e tra di loro.
Nonostante le sole due ore di volo dalla Danimarca, le isole Faroe costituiscono una realtà completamente a se stante, fatta di ritmi rallentati dove i bambini giocano per strada e le 75.000 pecore pascolano serene anche nella capitale Thorshavn, tra casette di legno variopinte e negozi stracolmi di gomitoli di lana colorata. Nella vecchia area cittadina di Tinganes, vicino al porto, si trova l’ufficio del primo Ministro, che di tanto in tanto esce in strada a salutare: i Faroesi sono infatti incredibilmente cordiali, amano raccontare di se stessi e della propria vita, e soprattutto discutere dei risultati calcistici, che rappresentano il loro grande interesse grazie anche alla strepitosa squadra ufficiale composta da magazzinieri, postini e poliziotti.
È poi allontanandosi da Thorshavn alla scoperta dei paesini sparsi qua e là che si osserva la natura selvaggia e affascinante delle isole, dove fiumi e torrenti balzano rapidi lungo i fianchi di colline e scogliere, e paesi e villaggi sorgono sul mare spesso divisi da alte montagne. Il che non significa affatto che sia difficile esplorare questa terra frastagliata da innumerevoli baie e fiordi: tutto è a portata di mano, le infrastrutture sono moderne e funzionali, tunnel sotterranei e sottomarini, ponti e traghetti garantiscono il rapido raggiungimento della maggior parte delle isole.
E ogni volta che si oltrepassa una curva il paesaggio cambia e sorprende, unificato solo da un’incredibile varietà di uccelli come pulcinelle di mare, sule e procellarie, che ne fanno il paradiso dei bird watcher in arrivo da ogni angolo del mondo.
Ottimi anche i ristoranti, come quello dell’Hotel Føroyar nella capitale, dove in cucina si cimenta il miglior chef del territorio, Leif Sørensen.
Per organizzare il viaggio all’insegna della natura è nato CoastZone North Atlantic, che pianifica programmi di attività individuali e di gruppo terrestri e acquatiche: escursioni in valle, scalate, immersioni, battute di pesca, kayak nei fiordi e gite nelle grotte sotto le isole
www.coastzone.fo
Curiosità:
– le Faroe sono composte da 18 isole, di cui 17 abitate, anche se due popolate da un solo nucleo famigliare
– sono note per la loro ricca fauna, ma ci sono pochi insetti e quindi costituiscono una “zanzare free zone”
– il mare è la principale fonte economica e quindi tutti gli abitanti posseggono un’imbarcazione
– i Faroesi amano ballare, al punto che durante l’annuale festival di Olavsøka, a luglio, usano addirittura assentarsi dal lavoro per lunghi festeggiamenti nella capitale, anche per diversi giorni
www.visitfaroeislands.com
Foto di Páll Steffansson
Isole Faroe, le perle del Nord Atlantico
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