9 gennaio 2018 – Firenze sposa Finlandia e Italia nel nome del design. Accade in occasione del Pitti Immagine Uomo, da oggi al 12 gennaio, dove il paese nordico, protagonista del progetto speciale Guest Nation, mette in scena alla Fortezza da Basso un’istallazione fatta di piccoli blocchi di marmo bianco caratterizzati dal color ruggine del ‘pelo del monte’, realizzata con i marmi carraresi SA.GE.VAN. di alto pregio ornamentale. Il prestigioso evento fiorentino, insieme a Fondazione Pitti Discovery, ha scelto di presentare otto tra i più innovativi brand finlandesi, che si sono cimentati nella realizzazione di vere opere d’arte e design, sottolineando come la Finlandia stia imponendosi sempre di più in fatto di arte, moda e creatività.
Sapevate che Charles Baudelaire amava pranzare allo stellato Tour d’Argent di Parigi, che all’epoca altro non era che un ristorantino di quartiere?
Che Marcel Proust nutriva una passione viscerale per le dolci e soffici madeleines, tipiche di Commercy?
Che Jean Cocteau era un habitué del lussuoso Grand Véfour nonché grande amico dello chef Raymond Oliver, che scrisse proprio per lui il libro “Recettes pour un ami”?
O che Alexandre Dumas fosse un fine gourmand e autore del “Gran dizionario di cucina”, una raccolta di ben tremila ricette, curiosità e scoperte?
Parigi – Ile de France, itinerari tra le case-museo
E’ un legame dalle radici profonde e i risvolti curiosi quello tra la Francia e i suoi artisti più celebri, che da sempre incarnano una delle maggiori attrattive e chiavi di lettura nella scoperta del territorio e della sua storia.
A cominciare proprio da Parigi-Ile de France, la regione della capitale, dove tre suggestivi itinerari attraverso le storiche dimore, ora case-museo, e i verdi paesaggi circostanti di altrettanti protagonisti dell’arte francese, regalano un inedito e interessante punto di vista per visitare la Ville Lumière e il suo territorio.
Si può cominciare con la casa-atelier della pittrice Rosa Bonheur a Thomery, ai margini della foresta di Fontainebleau, dove visse e dipinse per quarant’anni, dal 1859 fino alla morte avvenuta nel 1899.
Per poi proseguire con quella del poeta-artista-regista Jean Cocteau a Milly-la Forêt, nell’Essonne, dove abitò fino al suo ultimo giorno di vita nel 1963.
E terminare con il castello dello scrittore Alexandre Dumas sulla collina di Port-Marly, il castello di Monte Cristo in stile rinascimentale circondato da un immenso parco verde fortemente voluto dall’autore de “I Tre Moschettieri” e del “Conte di Montecristo”.
Il coronamento dell’itinerario è naturalmente nella capitale, sulle tracce del poeta e scrittore parigino Charles Baudelaire, che in questo duecentenario della sua nascita rivive nei suoi luoghi più evocativi, come la Senna, dove sul Quai Voltaire si trova una delle sue numerose dimore oggi trasformata in hotel, e il moderno distretto La Défense, fino al cimitero di Montmartre dove riposa.
Sotto i cieli di una Parigi ottocentesca che ancora permane e che chiede di essere scoperta rigorosamente a piedi come un vero flaneur, il passeggiatore lento e ozioso che lui amava essere.
Emozionandosi ogni volta per tanta sublime bellezza.
A trent’anni esatti dalla prima volta, Federica Panicucci torna a Bari per condurre per il secondo anno consecutivo Capodanno in musica, una grande festa con nomi prestigiosi della musica italiana di tutti i generi in diretta su Canale 5 il 31 dicembre a partire dalle 21.00, e in contemporanea su tutte le emittenti radiofoniche del gruppo Mediaset, per aspettare l’arrivo del nuovo anno in grande compagnia.
Una serata che avrà luogo nell’imponente cornice di piazza della Libertà, di fronte al prestigioso Teatro Piccinni riaperto l’anno scorso dopo un lungo restauro e situato proprio dietro al palco, in modo da poterne ammirare in prospettiva gli splendidi interni.
“Era il 1989 quando sono venuta a lavorare a Bari per la prima volta come hostess in un programma televisivo, e ne conservo un ricordo tenerissimo.
Non solo per quel mare e quel sole che allargano il cuore, per quella cucina straordinaria, per quel fascino inaspettato che si rivela dietro ogni angolo.
Ma soprattutto perché in fatto di accoglienza e simpatia i baresi sono veramente imbattibili. E sono certa che in questo freddo Capodanno ritroverò intatto lo stesso calore di allora, come del resto chiunque vada a visitare questa splendida città. Sarà davvero una grande festa. “