Tra aprile e maggio il Sultanato dell’Oman si colora di rosa. E’ questo, infatti, il momento in cui una suggestiva distesa fiorita dipinge l’intera regione del Jabal Al Akhdar, la celebre “montagna verde” dello scenografico massiccio di Hajar (così chiamata proprio per via delle vaste coltivazioni di rose e frutteti) sui cui fianchi va in scena la spettacolare fioritura della Rosa damascena, da sempre coltivata nei villaggi locali sia come base per essenze e profumi, sia per la distillazione dell’attar, l’acqua di rose utilizzata nella cucina tradizionale. Secondo l’usanza secolare, infatti, il processo prevede di lasciar riposare i fiori in una ciotola di argilla (il borma) per novanta giorni, prima della distillazione vera e propria. L’acqua di rose così prodotta viene poi usata per diversi scopi: aromatizzare caffè, cioccolato e dolci tipici, combattere l’emicrania, profumare il corpo. E soprattutto, se si hanno ospiti a tavola, alla fine del pasto viene tradizionalmente usata per aspergerli, in onore del cibo consumato insieme.
La Sicilia è una terra dalla storia millenaria, passata attraverso innumerevoli dominazioni, e che vive tuttora di tradizioni secolari. Le ricorrenze locali, le feste e le sagre rappresentano l’anima più autentica dell’isola; molto legata alla religione cattolica, conserva legami strettissimi con le culture con cui ha condiviso un pezzo di strada. Questa vive, soprattutto, nella cucina tipica, che spazia dalla dieta mediterranea alle prelibatezze medio orientali, con disinvoltura. Per chi desidera immergersi nelle tradizioni della Sicilia, visitare l’isola durante queste celebrazioni è un’esperienza unica.
È possibile raggiungere la Sicilia in aereo, oppure comodamente in auto grazie ai numerosi collegamenti marittimi offerti da TraghettiPer, che permettono di prenotare i traghetti per l’isola in modo semplice e veloce, con diverse soluzioni di viaggio.
Vediamo una carrellata delle tradizioni siciliane più insolite e affascinanti.
Sant’Agata a Catania
La Festa di Sant’Agata, patrona di Catania, è una delle tradizioni della Sicilia più famose e suggestive. Ogni anno, dal 3 al 5 febbraio, la città si dedica alla santa anima e cuore, con processioni, spettacoli pirotecnici e manifestazioni religiose. Il momento più suggestivo è la processione delle “Candelore”, grandi candelabri portati a spalla dai fedeli per le strade della città.
La Sagra del Mandorlo in Fiore ad Agrigento
Agrigento ospita ogni anno la Sagra del Mandorlo in Fiore, una manifestazione che celebra l’arrivo della primavera e la fioritura dei mandorli. La sagra, che si svolge all’inizio di marzo, include sfilate di gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo, che diventano protagonisti nel momento più importante della sagra: la chiusura, quando i gruppi sfilano con i carretti siciliani e le bande musicali dalla città alla Valle dei Templi.
La Festa di San Giuseppe a Salemi
La Festa di San Giuseppe a Salemi è un’altra delle tradizioni siciliane legate alla religione cattolica. Celebrata il 19 marzo, questa festa è famosa per le sue “cene di San Giuseppe“, elaborate composizioni e installazioni di pane e altri alimenti offerte in dono come atto di devozione. Le cene sono vere e proprie opere d’arte, realizzate con grande maestria dagli abitanti del paese.
Ottobrata Zafferanese
L’Ottobrata è un importante evento fieristico-culturale che si svolge tutte le domeniche del mese di ottobre nel centro storico di Zafferana Etnea, piccolo centro in provincia di Catania. Nata alla fine degli anni ’70 come una semplice mostra-mercato di prelibatezze locali, si è nel tempo evoluta in una manifestazione complessa e ben più articolata, che attira centinaia di migliaia di visitatori dalla Sicilia e dal resto del Paese. L’Ottobrata è suddivisa in quattro o cinque sagre, una per domenica nel mese, che sono quasi sempre le seguenti: Sagra dell’uva, del miele, delle mele dell’Etna, dei funghi e delle castagne.
Sicilia, devote e golose ricorrenze
La ricchezza della sua storia si specchia tutta nelle innumerevoli feste, sagre e tradizioni che appartengono ai siciliani tanto quanto l’Etna, il Teatro Greco e il cannolo siciliano. Tra processioni suggestive e profusioni gastronomiche, la Trinacria offre ai propri visitatori occasioni di raccoglimento e condivisione uniche, affascinanti e buonissime.
Vivere in prima persona il ricco patrimonio di usi e costumi locali: si chiama Messinian Authenticity il nuovo programma di attività lanciato da Costa Navarino per la stagione 2011, che offre esperienze culturali uniche come lezioni di cucina nelle case del posto dove imparare le ricette gastronomiche tipiche, l’arte della vinificazione, tour di degustazioni, raccolta tradizionale delle olive, danze e canti regionali. Una bella esperienza culinaria è fornita ai turisti dalle lezioni di preparazione e cottura della pita -pane piatto lievitato, rotondo, a base di grano- direttamente dalle esperte locali, ma anche dalla cucina casalinga in una delle case della vicina e pittoresca città di Pylos, dove preparare pietanze tradizionali e condividere il pasto, imparando così le tecniche tradizionali, gli ingredienti e le ricette di famiglia.
Altra usanza tramandata da generazioni è il canto quando tutti sono seduti attorno al tavolo per preparare il pranzo: gli ospiti possono imparare le melodie tradizionali per eventi e celebrazioni importanti, insieme alle donne dell’Associazione Culturale locale vestite in abiti tipici che, mentre cucinano, intonano a cappella i canti folkloristici.
E ancora, corsi intensivi di mosaico, lezioni di danze tipiche, tour ai vigneti e degustazioni di olio e vino con anche, da agosto a ottobre, la possibilità di partecipare attivamente alla pigiatura dell’uva con pranzo all’aperto intorno al fuoco.
Esperienza curiosa anche quella della raccolta delle olive, che da secoli caratterizza la vita quotidiana degli abitanti della Messinia: da settembre a dicembre si possono conoscere le fasi del processo, le varietà di olive locali e i progetti di coltivazione degli ulivi, partecipando in prima persona alla raccolta a mano, visitando il mulino per assistere alla spremitura e all’imbottigliamento, e naturalmente degustando. www.costanavarino.com