Via libera all’utilizzo in volo dei dispositivi elettronici portatili come tablet, smartphone, e-reader e lettori MP3, per l’intera durata del tragitto attivando l’adeguata modalità: è questa la grande novità di Ryanair, l’ultima di una lunga serie che vede anche l’introduzione dei posti assegnati con possibilità di sceglierli in fase di prenotazione, e il permesso di portare un secondo bagaglio a mano gratuito di piccole dimensioni, come una borsetta da donna o un sacchetto contenente merce varia.
Tutte appena introdotte e attivate, vanno ad aggiungersi a una più semplice e rapida modalità di accesso al sito web, al “periodo di grazia” di 24 ore per confermare o meno la prenotazione, ai ‘voli silenziosi” e ai costi ridotti per il bagaglio. Il decollo è garantito.
Mentre l’alta velocità di Ntv-Italo, dopo le stazioni romane di Tiburtina e Ostiense, ha appena conquistato anche quella di Roma Termini nei collegamenti con Milano (che dal 15 dicembre aumenteranno ulteriormente di numero raggiungendo i dodici giornalieri, sei per ogni direzione, raddoppiando letteralmente quelli dello scorso inverno), la Fondazione FS riscopre la bassa velocità, per far rivivere emozioni e ritmi di altri tempi a bordo di locomotive a vapore, diesel ed elettriche, carrozze in legno del primo Novecento e littorine, alla scoperta di territori italiani poco conosciuti ancora attraversati da vecchie linee ferroviarie che collegano borghi immersi nel verde, spesso custodi di antichi monumenti, opere d’arte e tradizioni.
Quattro gli itinerari a bordo dei convogli storici appositamente restaurati: in Lombardia la Ferrovia del Lago, da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo, in Toscana la Ferrovia della Val D’Orcia, da Asciano a Monte Antico nel paesaggio delle Crete Senesi, in Abruzzo la Ferrovia del Parco che s’inerpica fino a Roccaraso e ai boschi della Majella, in Sicilia la Ferrovia della Valle dei Templi, che tocca Agrigento Bassa e Porto Empedocle passando tra i Templi della Magna Grecia.
Sembra strano, vista la passione degli italiani per la Spagna. Eppure ci sono angoli che ancora pochi conoscono, nonostante lo meritino ampiamente. Complice anche l’assenza di collegamenti facili e favorevoli.
Avete mai sentito parlare, per esempio, del Principato delle Asturie? Poco, vero? Ebbene, da adesso la musica cambia. Perché proprio oggi la compagnia aerea Volotea inaugura la nuovissima tratta che per tre volte alla settimana collegherà in meno di due ore e mezza Milano-Orio al Serio a Oviedo, capoluogo delle Asturie. E tra un paio di mesi sarà anche la volta del volo diretto Venezia-Oviedo, il prossimo 25 maggio.
La stessa data in cui ripartirà anche il treno turistico di lusso Costa Verde Express, proprio con la tratta Oviedo-Santiago de Compostela. Con la novità di un mini viaggio di quattro giorni e tre notti attraverso quattro comunità autonome della cornice Cantabrica. Il tutto in suites climatizzate con bagno privato, letto matrimoniale, scrivania, armadio, minibar e cassaforte. E pasti anche a bordo, oltre alla carrozza pub con feste e musica live ogni notte.
Asturie, una Spagna molto green
E così, finalmente, il Principato delle Asturie sarà molto più vicino. Perché visitare questa regione della Spagna nord occidentale, incastonata tra mare e montagna ma non ancora nota al turismo di massa, vale davvero la pena. Per il suo ventaglio di offerte culturali, naturalistiche e gastronomiche di tutto rispetto. E per la sua forte vocazione al turismo green,che le ha procurato l’appellativo di paradiso naturale di Spagna. Grazie a quattrocento chilometri di costa. Sette aree verdi riserve della biosfera Unesco, tra cui il primo Parco nazionale spagnolo, i Picos de Europa, con vette che toccano i 2.500 metri. E il suo essere uno degli ultimi rifugi selvaggi europei niente meno che per l’orso bruno.
Ma c’è anche un coinvolgente turismo sotterraneo, tra grotte di età paleolitica e complessi architettonici altomedievali. E ovviamente ci sono le uniche tre città, tutte da vivere a piedi o in bicicletta. Tra la suggestione del capoluogo Oviedo, con la celebre cattedrale dalla quale parte il Cammino primitivo, che riproduce il primo percorso di pellegrinaggio verso Santiago. Il mare di Gijón/Xixón, la più popolosa. E le architetture di Avilés, con il suo bellissimo centro storico porticato.
Senza, ovviamente, tralasciare la sua cosiddetta Cucina del paesaggio, fatta di prodotti a km zero provenienti da pascoli, frutteti e Mar Cantabrico. Primi tra tutti i formaggi, come Cabrales, Gamonéu, Afuega’l Pitu e Casín, e il sidro spagnolo, di cui è il primo produttore. Una cucina davvero da approcciare e sperimentare soprattutto nelle casas de comidas delle Guisanderas, un collettivo di cuoche che conserva le ricette tradizionali, ma ne propone anche versioni “modernizzate”.
Vero che vi ho fatto venire voglia di andarci?