Turismo in Israele: "L'Italia ha paura ma senza motivo"

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La Terra Santa in questo momento è una destinazione assolutamente tranquilla, in cui visitatori e pellegrini non corrono alcun pericolo: è quanto è emerso da un incontro tenutosi a Milano per mano di alcuni operatori di pellegrinaggio del Nord Italia, in collaborazione con lo Spi, Segretariato Pellegrinaggi Italiano e il Ministero del Turismo d’Israele, al quale ha preso parte anche, in collegamento diretto da laggiù, Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, per illustrare attraverso la sua viva voce l’attuale situazione del turismo in Israele, con particolare riferimento al pellegrinaggio.
Il Padre Custode ha sottolineato come il flusso dei pellegrini, particolarmente dal Sud America, continui senza alcun problema nella più completa serenità, e che solo gli italiani e gli europei sembrano spaventati da una paura che non corrisponde alla reale situazione locale. Ha ribadito che il Paese è assolutamente sicuro e che il pellegrinaggio costituisce una fonte fondamentale per il suo benessere, oltre che di grande supporto per i Cristiani di Terra Santa, privilegiati osservatori dei cambiamenti del Medio Oriente. E ha concluso dichiarando che questa tipologia di viaggio regala sensazioni uniche e irripetibili, e porta le persone a scoprirsi uomini di fede e costruttori di pace.
Tzvi Lotan, Direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a Milano, ha poi sottolineato l’impegno del Ministero del Turismo per rendere sempre più fattibile e fruibile il viaggio attraverso, per esempio, l’apertura di nuovi percorsi, come il Gospel Trail in Galilea, per consentire la visita anche a piedi o in bicicletta dell’area dove Gesù nacque e visse la sua fede. E ricordando gli importanti dati che hanno visto nel 2010 una crescita del turismo italiano di oltre il 30%, ha sottolineato come le attuali condizioni di Israele siano assolutamente identiche a quelle dello scorso anno.
“Laggiù ogni turista è un pellegrino e ogni pellegrino è un turista: questa è la magia della Terra Santa, dove si arriva per pregare, conoscersi e si ritorna arricchiti e stupiti da un mondo e da una destinazione inaspettata” ha concluso, anticipando le numerose attività previste per i prossimi mesi, prima tra tutte l’imminente settimana milanese dedicate a Israele che ne racconterà l’arte, l’economia, la cultura, il turismo e le “eccellenze”.

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