Piemonte occidentale, precisamente valli Pellice, Chisone e Germanasca. Un territorio non particolarmente noto, ma animato dalla vicenda molto particolare della comunità valdese, che proprio qui si è insediata nel corso della sua storia secolare e ha radicato la sua identità, sviluppando una salda autonomia senza isolarsi nella propria individualità. Ed è proprio per valorizzare il territorio e custodire il patrimonio culturale della popolazione, che Eppela -piattaforma italiana di crowdfunding basata sul sistema delle ricompense- ha appena dato il via alla campagna per la realizzazione della Mappa digitale delle valli valdesi, che sarà accessibile agli utenti tramite sito web e app mobile.
Il progetto si prefigge di rappresentare sia i luoghi testimoni della travagliata storia dei valdesi e della libertà di espressione, sia quelli di interesse naturalistico-paesaggistico-escursionistico, mettendo in evidenza percorsi, sentieri, rifugi, strutture di accoglienza e baite. Per questo si rivolge alla comunità locale, agli enti, istituzioni e associazioni, e perché no, anche ai turisti e agli aficionados della zona, per raggiungere l’obiettivo prefissato di 15.000 €, anche se più la cifra salirà e più sarà possibile sviluppare i servizi della mappa.
Tutte le info su www.eppela.com/projects/6375-mappa-digitale-delle-valli-valdesi
Il fascino irresistibile del turismo lento, alla ricerca di una qualità della vita fatta di panorami avvolgenti, piaceri della tavola, percorsi naturalistici e culturali, tradizioni a non finire: accompagnata dai nuovissimi ingressi di Bassano in Teverina (VT), Monteleone d’Orvieto (TR), Tropea (VV), Monte Sant’Angelo (FG), Montechiarugolo (PR), Casoli (CH) nell’Associazione I Borghi più belli d’Italia arriva l’edizione 2021 dell’omonima guida, che mette in luce il vasto e prezioso patrimonio storico, artistico, culturale ed enogastronomico dei piccoli centri d’eccellenza inferiori ai 15.000 abitanti, selezionati negli anni dal Comitato Scientifico secondo parametri di qualità architettonica, culturale e paesaggistica.
Ottocento pagine e duemilacinquecento foto di arte e architettura, storia e natura, artigianato e gastronomia, feste e sagre, usi e costumi, folklore e tradizione, oltre a consigli ad hoc su dove dormire, mangiare e fari acquisti, per viaggi e weekend incantevoli nei trecentoquindici gioielli d’Italia che ne incarnano l’anima e il cuore.
E che quest’anno diventa per la prima volta anche interattiva attraverso filmati immagini e racconti vocali di cui usufruire con smartphone e tablet.
Disponibile in edicola, in libreria e online, la quattordicesima edizione di “I Borghi più belli d’Italia” va ad affiancarsi anche alla rivista “Borghi Magazine”, cartacea e digitale, e alle prime edizioni del Calendario dei Borghi più belli d’Italia e del volume “Il Giro dei Borghi in 80 Capolavori”, mentre tra i nuovi progetti già in cantiere c’è una partnership con la piattaforma di social farming “Coltivatori di Emozioni” per il sostegno e la promozione delle piccole produzioni di eccellenza dei borghi, e le iniziativeSmart Working e Job Tourism per incentivare il turismo in loco attraendo smart-worker e job tourist.
Foto apertura: Monte Sant’Angelo (FG) di Matteo Nuzziello
Se è vero che leggere e viaggiare sono il cibo dell’anima, perché questo Natale non regalare il frutto di questo insolito connubio a tre voci, più che mai attuale e ricercato?
Del resto, come non essere d’accordo con il pensiero espresso da Piero Valdiserra nel suo La geometria del viaggio (Este Edition, 7 euro), secondo cui viaggiare significa confrontarsi con se stessi in occasione di un momento di cambiamento della propria storia personale, vivendo un’esperienza interiore dovuta a uno spostamento fisico? Un movimento che induce il russo Michail G. Talalay a guidare, nel suo Il mondo russo di Milano, passeggiate per indirizzi storici (ed. LIK), su dieci percorsi culturali chi ama viaggiare, magari con un particolare interesse ai legami tra Italia e Russia, scoprendo che molti luoghi turistici cittadini sono legati all’arrivo di viaggiatori, letterati, scienziati, artisti e uomini d’affari russi, e al loro grande contributo nell’accrescerne la fortuna.
Lo sguardo al passato resta acceso anche sull’autobiografia del celeberrimo primo gastronomo italiano nonché maestro di tutte le cuoche, il romagnolo Pellegrino Artusi (1820-1911), Tutto vi dono (ed. il Saggiatore, 18 euro, contiene anche una sua ricetta inedita trovata dai curatori), che, antesignano dei moderni foodblogger, dedicò la sua vita alla raccolta e alla diffusione delle migliori ricette della tradizione italiana proponendole nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Manuale pratico per le famiglie (1a ed. Firenze, Salvadore Landi, 1891), in cui riunì per la prima volta i ricettari di casa delle famiglie italiane dando prestigio a quella cucina casalinga fino ad allora tramandata oralmente di madre in figlia.
Una tradizione che domina, più appetitosa che mai, in Dolce Sicilia (ed. Electa, 80 euro), dovi i testi di Marco Ghiotto e le immagini di Giò Martorana promuovono l’eccellenza dolciaria regionale attraverso la testimonianza di oltre quaranta eccellenti maitres patissiers; gli irresistibili dolci tipici fotografati sul mare, nelle isole, tra i vigneti e gli oliveti sono un autentico invito a un viaggio in loco che, attraverso la sua pasticceria, valorizzi arte, tradizione, cultura e territorio. Mentre in I nostri dolci light, oltre cento ricette facili e veloci (ed. Gribaudo, 16.90 euro) delle gemelle Laura e Silvia Squizzato -inviate del programma di RaiDue “Mezzogiorno in famiglia”- chef e appassionati di cucina svelano come realizzare da sé babà e cannoli, mousse e bavaresi, sorbetti e pane dolce, poveri di grassi e calorie. Il trucco? Selezionare e miscelare con attenzione ed equilibrio gli ingredienti….
E se Voglia di Aperisfizio (Trenta Editore, 13 euro) esalta il rito tutto italiano dell’aperitivo con quaranta idee di chef stellati, foodblogger e appassionati di cucina, abbinando creativamente le tipicità gastronomiche di tutta Italia -dalla cima di rapa alla mozzarella di bufala, dal gorgonzola al salame Napoli, dal pecorino al gambero rosso- ai croccanti prodotti de La Bottega di Olivia&Marino, Bruno Pilzer, Simone De Nicola, Antonio Garofolin, Marco Larentis e Giuseppe Vaccarini con Il Manuale del Sommelier (ed. Hoepli, 37 euro) forniscono agli amanti del vino una formazione e una conoscenza approfondita delle tematiche relative al questa specifica professionalità, per un approccio immediato con nozioni tecniche comprensibili.
Compagni indicatissimi delle feste natalizie, dunque, da arricchire usando come segnalibro un “solitario”, il cui vero uso è in realtà quello di rimuovere la scheda Sim da iPhone e iPad, per poi lasciarlo sopra a impreziosirli.
In sottofondo, lieve e dolcissimo, il viaggio musicale senza tempo di Claudio Baglioni attraverso il Natale in tutto il mondo con il suo Un piccolo Natale in più (Sony Music/Bag Music), racconto fantastico tra narrazione (un ricordo autobiografico con la voce di un bambino della periferia romana), musica (26 versioni originali di grandi classici) e immagini (un booklet in bianco e nero con foto di Alessandro Dobici e grafica di Carmine Di Giandomenico sugli scorci di una Roma anni Cinquanta) di storia, spirito e magia festivi. Perché con White Christmas e Stille Nacht, O Tannenbaum e We wish you a merry Christmas, Jingle Bells e Tu scendi dalle stelle, e le Ave Maria di Gounod e Schubert, non può che essere, ancora una volta, un piccolo grande Natale.