Valle d’Aosta, sci alpinismo tra sport e tradizione

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Sapete cos’è una veillà? Si tratta di un’antica tradizione dei villaggi alpini valdostani durante le fredde sere invernali, quando, dopo aver cenato, diverse famiglie si rifugiavano insieme nell’angolo della stalla, il più caldo della casa perché dotato di stufa, a raccontarsi storie alla luce delle candele, sgranando fagioli e arrotolando gomitoli di lana, intagliando oggetti di legno e sorseggiando un buon bicchiere di vino, cantando e ballando, per trascorrere insieme il momento della veglia – appunto veillà – prima di coricarsi.
Una tradizione che rivivrà la sera del prossimo 28 marzo nel caratteristico villaggio alpino del Grand Haury di Arvier in occasione della ventesima edizione del Millet Tour du Rutor Extrême, storica competizione biennale di sci alpinismo a coppie che avrà luogo dal 26 al 29 marzo in Valle d’Aosta, precisamente ad Arvier, Valgrisenche e La Thuile, organizzata dallo Sci Club Corrado Gex di Arvier con la direzione tecnica dell’alpinista e guida alpina Marco Camandona. Una gara appassionata e spettacolare, in cui atleti professionisti e sciatori amatoriali di comprovata esperienza suddivisi tra senior e giovani, e per la prima volta anche tra ragazzi e allievi, si sfideranno sulla neve fino a oltre tremila metri, tra fuoripista e creste aeree, discese e salite, mettendo in campo ben trecento squadre da diciotto paesi del mondo, dall’Europa agli Usa, dal Canada al Messico, dal Regno Unito al principato di Andorra.
Ma oltre a quello puramente sportivo, scopo della kermesse, eletta anche ne La Grande Course – il circuito delle gare più belle e prestigiose dell’arco alpino e dei Pirenei – è anche la sensibilizzazione al rispetto della natura e dell’ambiente, con consapevolezza e attenzione alla sicurezza nel rapporto con la montagna, che saranno anche le tematiche della fiera Mountain Village 2020 allestita in loco. Ed è proprio per valorizzare ulteriormente lo splendido territorio in cui è immersa, con le sue eccellenze enogastronomiche e le preziose tradizioni, che nel villaggio avrà luogo dunque un’antica veillà all’insegna dell’ospitalità e della condivisione, con le case aperte in cui si offriranno piatti tipici locali cucinati secondo le antiche ricette e buon vino valdostano, mentre nel forno comunitario si cuocerà pane di segale e la cappella resterà aperta senza orari.
Un forte senso di comunità e solidarietà che si realizza concretamente anche in favore delle associazioni Sanonani Onlus, a sostegno dei bambini nepalesi bisognosi per consentire loro di rimanere dignitosamente nella propria terra di origine senza esserne sradicati e trasferiti altrove, e Parent Project APS per la distrofia muscolare di Duchenne e Becker, grave malattia rara e degenerativa per cui ancora non è stata individuata una cura, allo scopo di finanziare la ricerca e sostenere psicologicamente le famiglie dei piccoli che ne sono affetti.

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