Che ne direste di trovare sotto l’albero un coupon regalo per partecipare a un insolito corso di cucina? Pasticceria napoletana e rosticceria siciliana, piatti greci e ricette con la birra, menù a base di riso e pizza d’autore, non avete che un appetitoso imbarazzo della scelta. E’ la già apprezzatissima proposta diCongusto, primo campus culinario milanese fresco di inaugurazione, che nel suo nuovissimo centro polifunzionale organizza corsi di pasticceria, panificazione e ristorazione per professionisti o semplici appassionati, ai quali offre anche percorsi base di cucina classica per preparare paste fresche, sughi, carne e pesce. Per imparare non solo l’arte del cucinare ma anche quella raffinatissima del degustare, assaporando la vulcanica evoluzione del mondo culinario. Certificato e accreditato dalla Regione Lombardia, dal 2016 ospiterà anche studenti fuori sede o internazionali grazie all’area housing, con tanto di corsi in lingua inglese. Un campus dunque a tutti gli effetti. Dal sapore, però, squisitamente e tradizionalmente nostrano.
Mai mangiato una pizza in discoteca? Magari con lievito madre e ingredienti di prima scelta, in dieci varianti che rispondono ai nomi degli attori più famosi e a prezzi assolutamente equilibrati?
E’ la prima novità dell’estate 2018 dell’Hollywood Dinner & Dance di Bardolino, il locale supertrendy sulla sponda veronese del lago di Garda sempre pronto ad affrontare nuove sfide per accendere le calde notti della bella stagione. E io, naturalmente, non me la sono persa. Mi sono seduta a bordo piscina, accanto al chiosco che la sforna tutta la notte, e mi sono goduta in tutta calma una delicatissima Di Caprio, con formaggio Philadelphia, salmone e avocado: una vera delizia. Poi ho assaggiato anche una sublime Fabio, con mozzarella di bufala, fiori di cappero e acciughe del Cantabrico. E ho chiuso in dolcezza con un trancio di Ben, variante dolce con nutella e fragole. Una piacevolissima novità per una pizza addicted come me, soprattutto perché, assicura il patron del locale Giampaolo Marconi, è destinata a durare anche in futuro. Ma non l’unica. Sì, perché nel corso dell’estate verrà lanciato nientemeno che il Tortellino nero Hollywood, prodotto a mano con un impasto a base di carbone vegetale e cinque tipi di carne brasata in un drappo di seta dorata: una creazione di Nadia Pasquali, titolare del ristorante Alla Borsadi Valeggio sul Mincio e Vice Presidente dell’Associazione dei Ristoratori di Valeggio, patria del celebre tortellino Nodo d’Amore nato da una romantica leggenda locale, e con cui il nuovo prodotto è “gemellato”. Al punto che sarà proposto in abbinamento al vino bianco Nodo D’amore della cantina Farina, altra eccellenza locale, che sposa i tre vitigni Garganega, Chardonnay e Sauvignon in armonici sentori di ananas e mango, cedro candito e vaniglia. Insomma, quest’anno l’Hollywood ha un sapore molto più gourmet. Tanto poi per smaltire basta scendere in pista e scatenarsi tutta la notte.
L’ho sempre mangiata rotonda, al trancio, al metro, perfino al padellino. Ma mai ovale, a quadrotto, a barca, a fagotto, a ciambella, a bouquet, a bocconcino o a tramezzino. Almeno fino ad ora. Perché quando ho varcato la soglia di Così fa Antonino Esposito, neonata pizzeria a Milano del creativissimo maestro pizzaiolo sorrentino noto per aver inventato una ventina d’anni fa la Frusta sorrentina, mi sono subito resa conto che per lui la pizza ha un nuovo concept: è una questione di forma, anzi di forme. In un locale luminoso che è un vero e proprio angolo della sua terra natìa, vivacizzato da maioliche bianche e blu dipinte a mano che si rincorrono sui tavoli e sui banchi di lavoro, le sue insolite pizze osano con una quantità di impasti innovativi a base di farine biologiche, cereali, canapa, riso venere integrale, farro, grano arso, segale e gluten free, aromatizzati con birra artigianale, infusi di limone di Sorrento Igp, vino e finocchietto selvatico, e animati da forme stravaganti studiate per tenere al meglio le farciture, fatte di abbinamenti azzeccati con ingredienti locali come i limoni Igp, le noci di Sorrento, il fior di latte dei Monti Lattari, il provolone del Monaco DOP, le alici di Cetara e la sapida Colatura, il finocchietto selvatico, i pomodorini del Vesuvio, la mozzarella di bufala campana DOP e l’olio extravergine d’oliva aggiunto solo all’uscita dal forno. Insomma, piccole delizie di grande gusto, che fanno davvero venire voglia di provarle tutte per scoprire sapori unici e inaspettati. E io naturalmente mi sono buttata su quelle, ma gli amanti della cucina locale in toto troveranno soddisfazione anche in altri piatti tradizionali, come ad esempio gli immancabili gnocchi alla sorrentina e una selezione di formaggi campani artigianali, anche rari, come il Pecorino di Carmasciano, il Conciato Romano, l’Erborinato di bufala, la Caciotta di capra dei Monti Lattari, il tutto accompagnato da vini campani e nazionali e da cocktail ai sapori e ai profumi di Sorrento. Una deroga alle pizze, però, l’ho fatta, o forse no: non ho resistito al sublime bignè di pasta di pizza fritta ripieno di crema di pastiera napoletana. Ma credo non possa farlo nessuno… E intanto, dopo Milano, le variazioni di pizza di Antonino Esposito sbarcano anche a Firenze nella food court “Godi Fiorenza”; la scalata all’intera penisola è appena cominciata… Così fa Antonino Esposito Via Solferino 27, 20121 Milano Aperto da lunedì a sabato dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.45
[box] La Frusta sorrentina. Nel 1996, con un pugno di farina, acqua e creatività, Antonino inventa quasi per caso la Frusta Sorrentina: stende e allunga una porzione di panetto rimasta sul bancone, e la chiude con un “pizzico” al centro e alle estremità, in una sorta di barchetta farcita di pomodorini e mozzarella. E come per magia, non solo diventa la pizza più richiesta dai suoi clienti, ma in poco tempo varca i confini nazionali raggiungendo la Gran Bretagna, l’Islanda e gli Usa. Ora è un brevetto registrato, proposto al forno o fritto con le più delicate e svariate farciture.[/box]